Amare è un lavoro

Giacomo e Maria, sposati da 15 anni. Avete presente, si? Quando va di lusso ci si sente come due fratelli. Altrimenti insopportabili. In ultima istanza estranei. Eccola la linea Maginot: è a quel punto che Giacomo inizia a farsi reticente, cambia le password al computer, si porta il cellulare al bagno, sparisce per non meglio identificati sopraggiunti impegni.
E’ lì che Maria dice “Meripo’ ma secondo te?”.
E beh avete presente si? N’altra linea Maginot fra la bugia pietosa e l’attesa che Maria lo capisca da sola che l’amore dura tre anni e al quindicesimo continuare a infierire è disumano.
Però mi taccio. E dico, anzi le scrivo, “parla, chiedi. Ma solo quando sarai pronta a ricevere risposte sennò statte zitta”.
E niente, Meripo’, quando squilla il cellulare si allontana, quando usa il computer si incavola se gli passo alle spalle. Assente, teso, basta pizze il sabato, basta vacanze insieme. Ci sono due bambini e in vacanza ci si va, poco, e lei e loro.
Insomma questa storia va avanti più di un anno. E lei zitta. E io pure. E lui anche.
Finché il mese scorso Giacomo l’ha fatto: l’ha invitata a cena fuori e le ha detto quelle due paroline con le quali di norma si apre ogni separazione che si rispetti:
-Dobbiamo parlare
Beh lo hanno fatto. La prima cosa che lei gli ha chiesto è stata:
-Saltiamo le premesse, lei come si chiama?
Ed è stato allora che lui glie l’ha detto: lei si chiama disoccupazione.
Giacomo un anno fa è stato licenziato.
Ha continuato ogni giorno a uscire alle otto e rientrare alle sette, ha continuato a pagare bollette, dentista e vacanze dei bambini. Ha chiesto prestiti e ha dato fondo ai risparmi. Per un anno ha risposto al cellulare in bagno alle agenzie di lavoro interinale.
Per un anno ha continuato a lavorare così: senza lavoro.
Ora una piccola offerta è arrivata: lo pagheranno di meno e lavorerà di più. Quindi a cena ha detto a Maria che quest’anno in vacanza ci si torna tutti insieme. Ma al campeggio.
Amare è un lavoro.
Un lavoro duro, a volte.
Buon Primo Maggio a tutte e tutti.