Marta Cartabia, che infranse il tetto di cristallo

Si chiama Marta Cartabia e da oggi è la Presidente della Corte Costituzionale.
Per la prima volta in Italia una donna arriva al vertice della Consulta. Alla Corte costituzionale, arriva nel 2011: è la terza donna dopo Fernanda Contri e Maria Rita Saulle ed è una dei giudici costituzionali più giovani della storia della Consulta. A volerla, a soli 48 anni, è il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano Dal 2014 è vicepresidente, ed è docente di diritto costituzionale. Cattolica che piace ai laici ha un profilo internazionale per studi e pubblicazioni.

Le sue prime parole sono queste: “Ho rotto un cristallo spero di fare da apripista. La neo presidente finlandese ha detto che età e sesso non contano più. In Italia ancora un po’ contano. Spero presto di poter dire che non contano più”.

La scorsa estate il suo nome circolava come quello di possibile presidente del Consiglio, prima che arrivasse il Conte bis. Perché per lei, e per molte donne con profili alti, i momenti in cui le si chiama a ricoprire ruoli di responsabilità non sono nemmeno dati dalla quota rosa ma dalla quota disperazione. Donne come Marta Cartabia e tante altre arrivano quando davvero non sanno più che caspita fare.

Siamo pieni di dichiarazioni auspicanti, per le donne. Questo finalmente è un fatto. E i fatti sono la cosa più ostinata del mondo.