La nostra Repubblica si chiama anche Anna

Quante volte l’abbiamo vista?
Quante volte abbiamo visto sbucare questo sorriso dalla pagina del Corriere della sera del 1946 e poi dai manifesti, dai volantini, dalle card?
La foto è di Federico Patellani. Ma lei, chi è?
Lei si chiama Anna Iberti e non è stato facile trovarla. La storia l’hanno raccontata Giorgio Lonardi e Mario Tedeschini Lalli. Che hanno lanciato nel 2015 un accorato appello in stile Chi l’ha vista, per trovarla. E dopo un anno è arrivata la risposta. Da un uomo che chiedeva di mantenere l’anonimato.
Lei si chiama Anna Iberti e nel giugno del 1946 aveva 24 anni. Dopo le magistrali aveva insegnato per un po’ ma in quel momento lavorava come impiegata nell’amministrazione del quotidiano socialista Avanti!. Sposerà poi Franco Nasi, uno dei primi giornalisti del Giorno.
“Quasi, quasi mi spiace che diventi pubblica questa cosa che per tanti anni è rimasta in famiglia”, disse la figlia, Gabriella Nasi, quando nel 2016 si scoprì la sua identità. “La mamma era un tipo molto riservato e parlava poco di questa cosa”, dice l’altra figlia Manuela.
E in tempi di sgomitate per accaparrarsi quei 15 minuti di notorietà che Andy Warhol preconizzò alla portata di tutti, è in qualche modo consolante sapere che Anna Iberti fece invece di tutto perché quell’immagine fosse, davvero, non la sua ma la nostra.
Quella di tutti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *