Bugiarda no, reticente: i 100 impagabili anni di Franca Valeri

Bugiarda no, reticente. La migliore autosintesi clorofilliana in tre parole: che infatti compongono il titolo di un suo mirabile libro. Quello di Franca Valeri. Che oggi compie 100 anni. Il libro me lo regalò la mia amica Rita e da dieci anni quella sua capoccella lancia sguardi di controllo dal comodino.

Sorriso sbieco e sinapsi sempre rocciose, anche oggi che la voce trema.

In clandestinità come ebrea, bocciata all’esame di ammissione dell’Accademia di Arte Drammatica, regista e sceneggiatrice di se stessa, un palmarès di frequentazione e di encomi incalcolabile, una vita sentimentale spesso in condominio con altre, per lo stesso uomo ma anche lì ha trovato il coraggio di poggiare quello sguardo sbieco e intelligente, ironico e puntuto: “Quando si ama qualcuno è più affascinante possederlo con i gesti della tua vita che con quelli del sesso, ché con quelli sono capaci tutti, tutte in questo caso”.

Ma tutto quello che di lei c’è da dire lo ha già detto lei. Con la voce della Signorina Snob e quella della sora Cecioni e con le altre mille Franca.

Direi che, per festeggiare questi 100 anni di intelligenza continua, forse bastano tre righe. Le sue. Quelle dedicate alla grande emergenza nazionale e planetaria, la maleducazione.

“La maleducazione è arrivata molto in alto. La nostra freddezza li ha lasciati lavorare. Adesso la ribellione spetta a noi. Non si era mai visto nella storia: la rivoluzione degli educati”.