Senza scommetterci una lira

Per strada, oggi dieci anni fa, mentre andavo a conoscerla in un bar avevo bene in mente cosa fare: ok, mi siedo e glielo dico, che ci siamo divise “qualcuno” di troppo, e addio.
“Paletta che freddo”, scrive lei. E fu subito tardi.
Alla fine siamo rimaste insieme noi due.
Da allora ne abbiamo seppelliti di cadaveri in giardino. Vi dico solo che il bar è stato chiuso per topi.
Mi ha fatta entrare guidando a Parigi, dopo dieci anni che non mettevo in moto manco il falciaerba.
Perché, alla fine, pure stavolta la sintesi l’ha fatta lei: i grandi amori nascono così, senza scommetterci una lira.