16 ottobre. Quello

E gli ebrei dormivano nei loro letti verso la mezzanotte del 15 ottobre allorché dalle strade cominciarono a udirsi schioppettate. “Sterina! Sterina” “Che c’è?” Fa quella dalla finestra “Scappa, che prendono tutti!” “Un momento, vesto pupetto e vengo”. Purtroppo vestire pupetto le fu fatale: la signora Sterina fu presa con pupetto e con tutti i suoi.   Dalla Via del Portico di Ottavia giungono lamenti mischiati con grida. La signora S. si affaccia all’angolo della Via S. Ambrogio col Portico. … Continua a leggere ›

Modalità “scarpe di zio Gaetano”

Alla luce degli ultimi Dpcm restrittivi intendo oggi parlarvi di Zio Gaetano. Zio Gaetano portava il 43 di piede e aveva avuto una vita piuttosto tribolata quando, all’età di 79 anni, a un certo punto decise di comprare scarpe numero 42. Passarono un paio d’anni e ne comprò un paio 41. Camminava con fatica già di suo ma così la sua andatura diventò appajabile a quella dello Yeti sulla neve ma fu quando ne prese successivamente un paio 40 che … Continua a leggere ›

Anna Politkovskaja, donna non rieducabile

E’ il 7 ottobre del 2006. Un cadavere viene ritrovato nell’ascensore di un palazzo a Mosca. E’ quello di Anna Politkovskaja. Nel suo, palazzo. Classe 1958, giornalista russa e attivista per i diritti umani, freddata -nel giorno del compleanno di Putin- da quattro colpi di pistola più un altro “di sicurezza” alla nuca. Muore così, dopo una serie di minacce sferratele dai vertici militari dopo le sue inchieste sugli abusi, le torture, i soprusi e le umiliazioni nei confronti dei … Continua a leggere ›

Il mediocre racconta, il bravo spiega ma il maestro ispira

Ora è come se, invece del concorso, avessero passato le selezioni dell’Accademia di guerra. Pochi stanno così in trincea, oltre ai medici: gli insegnanti. Lei, una delle tante, ha trascorso quarant’anni nelle aule delle scuole più incredibili d’Italia. Mia madre. Tra queste anche la scuola allestita nell’ospedale psichiatrico di Santa Maria della Pietà a Roma. Scuola dove, quando lei arrivò, tra i tanti casi c’era quello di Graziella, una donna di 35 anni che passava tutto il giorno -per sua … Continua a leggere ›

Elenco delle cose che ho imparato da mia nonna

Elenco di alcune cose che ho imparato da mia nonna che era sarta, devota, curiosa e aveva finissimi capelli bianchi e la quinta elementare. -Sii sempre in ordine, non si sa mai -Quando si è a posto con capelli e scarpe il grosso è fatto -Bisogna sapere almeno attaccare i bottoni e fare gli orli -Tieni sempre al tuo corpo: è lo scrigno dell’anima -Colazione da re, pranzo da principi e cena da povero -Studiare è meglio che non studiare … Continua a leggere ›

Come piove bene sugli impermeabili

“Paolo Conte è il riassunto della musica italiana, come la lucertola è il riassunto del coccodrillo”: è Vinicio Capossela che lo disegna così, nel film. Io, ancora nella sindrome Arichiudeteme, non ci sarei tornata, al cinema. Due ore con la mascherina, si appannano gli occhiali, lasciare i nomi all’entrata, distanziati, voi-siete-congiunti-allora-accanto. Ma so che gli inviti di Flavia non arrivano mai a casaccio. E c’è che con me questa settimana ho la giovane matricola Older (Cesù, era ieri che faceva … Continua a leggere ›

Adriano torna a casa. A Ivrea

Insomma un giorno un imprenditore incosciente mi dice -Signora Meripo’ mi servirebbero dei testi teatrali Io dico -Perfetto, non potrebbe stare in mani migliori: non ne ho mai scritti. Da allora si sono susseguiti alcuni “Meripo’, questa frase è bellissima ma a ‘sto poro attore quando gli fai prendere fiato?” e una serie di chitemmuorti derivanti da scelta di parole arrotalingua tipo “abituarvicisi”. Ma insomma domani il mio preferito torna a casa: La storia di Olivetti sarà a Ivrea. Adriano … Continua a leggere ›

Maria Montessori, che ci aiutò a farcela da soli

Pagò anche un uomo che le fumasse accanto mentre dissezionava cadaveri, per contrastare la nausea da cattivo odore della formaldeide e non farla svenire lì, nell’Aula di Medicina della Sapienza a Roma. Era il 1893. E la refrigerazione non era proprio al meglio. Lei alle nove di sera di norma lì stava, armata di bisturi. E perché da sola, di sera, e non con i suoi compagni di corso il giorno? Perché non si addiceva a una donna stare nella … Continua a leggere ›

Parlare con gli occhi, aspettare ancora giustizia

“Ascoltai. Intanto, gli occhi di Pieri mi facevano vedere il racconto di quella strage, rivivere le medesime paure. Così decisi di fotografare le facce di quei pochi bambini che nel 1944 scamparono alla morte”. Sono le parole con le quali Oliviero Toscani racconta del giorno in cui decise di fare un libro fotografico sulla strage di Sant’Anna di Stazzema. A Sant’Anna di Stazzema, la mattina del 12 agosto 1944, “la furia omicida dei nazi-fascisti si abbattè, improvvisa e implacabile -racconta il Portale della memoria–  su tutto e su … Continua a leggere ›

Al chiaro di duna

Tout commence par une interruption, sosteneva Paul Valèry. Allo stesso modo Tout commence par une rencontre. Il vino dall’uva con l’alcol, l’amore dal desiderio con l’illusione. In entrambi i casi è un problema di chimica. Così anche quell’anno, cioè tre fa giusto oggi, il viaggio iniziò da una foto, quella di una duna desertica. Che però stava in Europa. In Francia. Vicino Bordeaux. Parbleau e chi caspita lo aveva mai saputo. Incoscientemente la inviai a Grace. La quale, come spesso … Continua a leggere ›